Rassegna Stampa
La Gazzetta di Viareggio, 24-03-2015
Comune di Forte dei Marmi
Museo della Satira e della Caricatura
Museo della satira e della caricatura:
inaugurano le mostre "Aspirina" e "Inchiostro coraggioso"
La rivista acetilsatirica che mette in scena il sorriso e la risata femminile. La rivista umoristica Aspirina, nata su carta nel 1987, ha ripreso le pubblicazioni online dal 2013. Edita dalla Libreria delle donne di Milano, luogo storico del femminismo radicale, negli anni Ottanta riunì un gruppo di autrici autoironiche e satiriche con il sottotitolo Rivista per donne di sesso femminile, a segnare la differenza sessuale contro le politiche delle pari opportunità. Oggi Aspirina Rivista acetilsatirica è sfogliabile all'url www.aspirinalarivista.it da dove rilancia la scommessa di un umorismo che metta in scena il sorriso e la risata femminile in forma solista e corale. Raccoglie autrici e autori di storie e Paesi diversi, firme storiche e nuove che raccontano lavoro amori femminismo politica mistica violenza soldi potere sessualità diritti uomini donne misantropie e misoginie. Pubblica anche una collana di eBook animati e sonori. L'articolo Non mi sento tanto bene, a firma Pat Carra, pubblicato nello speciale della rivista Aspirina Parigina (aspirinalarivista.it/aspirinaparigina) dopo i fatti del 7 gennaio, aiuta a comprendere lo sguardo della rivista e per riflettere in modo diverso sulla satira e la politica.

Riportiamo qui alcune frasi: "Chi fa satira si assume il rischio di uno scontro con chi detiene il potere, che sia un potere basato su soldi, eserciti o muscoli, ammantato di prestigio, consenso familiare o politico. È proprio questo che incanta, l'emozione di agire da una posizione di debolezza che nel gioco si capovolge in forza, in una baldanza infantile e disarmata. (…) Per i buffoni era necessaria una prossimità con la corte, una conoscenza dall'interno, per limitare e scardinare i deliri del potere. I buffoni e le donne che ridono hanno sempre rischiato molto. Nelle moderne democrazie, siamo buffoni in modo diverso, ma nell'essenza l'arte è sempre quella e il suo intento è svelare che il re è nudo. (…) Dopo gli avvenimenti di Parigi l'informazione mediatica si è concentrata nelle mani dei poteri costituiti. (…) Il popolo del fumetto comincia a oscillare tra la paura e il delirio di onnipotenza. Siamo noi i paladini e le paladine della libertà occidentale? Come mai non ce l'avevano mai detto? Ora possiamo oscillare tra povertà e martirio, disoccupazione e gloria postuma. (…) È paradossale che una rivista satirica sia diventata la bandiera della libertà nelle mani del potere costituito. (…) La narrazione è falsa: come se Don Chisciotte, creato da Cervantes in carcere, si trasformasse in bandiera dei Crociati invece che restarne l'alter ego satirico. Come se il re incoronasse il buffone, il patriarca si affidasse alla donna che ride, l'inquisitore santificasse la strega. Come se non ci fosse più niente da ridere". In mostra tavole dall'edizione anni '80 e dalla rivista online degli anni Duemila.

Autrici e autori di Aspirina online: Alison Bechdel, Loretta Borrelli, Piera Bosotti, bulander, Pat Carra, Anna Ciammitti, Giulia D'Anna Lupo, Manuela De Falco, Dalia Del Bue, Liza Donnelly, Doaa El Adl, Madù Fragnito, Isabel Franc, Margherita Giacobino, Ilaria Grimaldi, Ste Guidastri, Elena Leoni, Livia Lepetit, Francesca Maffioli, Giuliana Maldini, Cyrilla Mango, Susanna Martìn, Laura Marzi, Sara Menetti, Margherita Morgantin, Marilena Nardi, Grazia Nidasio, Lara Orrico, Isia Osuchowska, Le Pinne, Clara Rizzitelli, Teresa Sdralevich, Rosella Simonari, Doriano Solinas, Nura Tafeche. Autrici di Aspirina cartacea dal 1987 al 1991: Mara Amorevoli, Marisa Bonbon, Linda Brunetta, Piera Bosotti, Full Braga, Claire Bretecher, Fiorella Cagnoni, Pat Carra, Alice Carta, Donatella Chiarenza, Lori Chiti, Sylvie Coyaud, Fernanda Core, Alessia Fani, Ketti Frost, Gentile, Margherita Giacobino, Ste Guidastri, Edvige Kirche, Giuliana Maldini, Grazia Nidasio, Isia Osuchowska, Paola Sandei, Sara, Luisa Sax, Bibi Tomasi, Eva Troll.

Inchiostro coraggioso

Quando la libertà di ridere si ribella all'intolleranza Così come dopo Auschwitz si pensò di non poter più scrivere poesia, dopo la strage di ‘Charlie Hebdo' si poteva a buon diritto pensare che non si sarebbe più riusciti a fare satira, che l'emotività avrebbe bloccato la vena creativa degli autori. Viviamo anni bui e scomodi per chi vuole continuare a esercitare il diritto imprescindibile di libertà di pensiero e di parola, ma noi, che vogliamo essere ottimisti per il futuro, proponiamo la nostra idea di inchiostro coraggioso. Un inchiostro propugnato da autori che vogliono continuare a ridere e soprattutto far ridere i lettori. Questa esposizione, curata per il Museo della Satira di Forte dei Marmi dai fondatori del giornale umoristico ‘Buduàr' assieme all'associazione di cartoonist ‘Feco France', nasce con il duplice scopo di non dimenticare i fatti drammatici di Parigi e nello stesso tempo cercare di affrontare un ragionamento più ampio sulla libertà di espressione. La collaborazione con Feco France, ha permesso che arrivassero dalla Francia decine di autori straordinari, dal geniale Loup a Plantu, che si cimenta su ‘Le Monde' ogni giorno, a Brito e Pétillon che lavorano sulle pagine del ‘Canard', a Coco, che si è ritrovata proprio al centro del dramma di ‘Charlie' e che ha sentito il bisogno di riprendere subito a disegnare. Le sue vignette sono una testimonianza davvero commovente. Lo stesso discorso meritano gli autori italiani, da Silver a Staino, che hanno aderito proprio con l'intenzione di far sentire la propria voce, così come altri disegnatori che da Paesi ben più lontani hanno mandato una sentita testimonianza, come Morales da Cuba o Kutal dalla Turchia. L'umorismo è partecipazione.

La mostra ‘Inchiostro Coraggioso', è curata da Dino Aloi, Pierre Ballouhey, Marco De Angelis, Alessandro Prevosto e Robert Rousso. Disegni a firma di: Dino Aloi, Carlos Amorim, Arthos Careghi, Gianni Audisio, Aurel (Aurélien Froment), Paul Avoine, Carlo Baffi, Pierre Ballouhey, Batti (Toussaint) Manfruelli, Sébastien Bauer, Catherine Beaunez, Pierre Bizalion, Michel Bridenne, Brito (Carlos Ferreira Do Amaral), Gianni Burato, Assunta Toti Buratti, Michel Cambon, Davide Ceccon, Chimulus (Michel Faizant), Coco (Corinne Rey), Lido Contemori, Lele Corvi, Marco De Angelis, Jean Debonnet, Franco Donarelli, Alain Dubouillon, Mattia Franceschini, Giox (Giovanni Sorcinelli), Antonio Guarene, Gianlorenzo Ingrami, Emilio Isca, Jiho (Olivier Jardin), Firuz Kutal , Andrzej Krauze, Manuel Lapert, Marc Large, Étienne Lécroart, Jac Lelièvre, Jean-Jacques Loup, Fabio Magnasciutti, Rémy Malingrey, Ro Marcenaro, Valerio Marini, Melanton (Antonio Mele), Claudio Mellana, Françoise Menager, Milko Dalla Battista, Georges Million, Mofrey (Roger Mauffrey), Ramses Morales, Flavien Moreau, Dominique Mutio, Richard Nagy, Marilena Nardi, Palex (Alessandro Prevosto), Pancho (Francisco Graells), Danilo Paparelli, Passepartout (Gianfranco Tartaglia), Andrea Pecchia, Pesso (Jacques Pessaud), Réné Pétillon, Michel Pichon, Patrik Pinter, Placide (Éric Laplace), Plantu (Jean Plantureux), Franck Raynal, Robert Rousso, Roland Sabatier, Oscar Sacchi, Eugenio Saint Pierre, Ugo Sajini, François San Millan, Silver (Guido Silvestri), Doriano Solinas, Carlo Squillante, Sergio Staino, Mauro Talarico, Christine Traxeler, Lucio Trojano, Gianfranco Uber, Pietro Vanessi, Veesse (Vincent Scherrer).

In appendice una sezione curata da Giovanni Beduschi con alcuni dei disegni realizzati da diversi autori subito dopo il 7 gennaio, giorno della strage di ‘Charlie Hebdo'. Disegni a firma di: Franco Bacci, Giovanni Beduschi, Andrea Bersani, Lele&Fante (Enrico Biondi), Gianni Carino, Mariano Congiu, Ste (Vladimiro Di Stefano), Giovanni Fioretti, Marco Fusi, Roberto Giannotti, Fleo (Alfio Leotta), Cesare Lo Monaco, Luca Garonzi, Armando Lupini, Roberto Mangosi, Starlet (Stella Mei), Giampaolo Milazzo, Paolo Lombardi, Paride Puglia, Raul Zuleta, Luca Ricciarelli, Liviano Riva, Tiziano Riverso, Gianni Soria, Matitarob (Maria Roberta Stevan), Paola Tosti, Valeriano Cappello, Carmelo Garofalo, Giorgio Sommacal e Augusto Rasori.
Fanyblog, 09-12-2014
Buduàr 20
Copertina di Milko Dalla Battista
Non riesco ad immaginare le emozioni che vengono generate dalle lettura del nostro almanacco. Il fatto di montarlo e smontarlo, vederlo crescere, talvolta stravolgerlo toglie a noi della redazione l'effetto sorpresa che immagino ritrovino i lettori quando si mettono a sfogliare le pagine virtuali sul proprio schermo. Peraltro credo che pochi riescano a capire la sensazione che proviamo noi quando vediamo il nostro progetto crescere e raccogliere parole di apprezzamento. Buduàr occupa parte della nostra vita da ormai venti numeri. Nessuno di noi, quando ci siamo lanciati in questa folle impresa, pensava di arrivare tanto lontano. Nessuno di noi poteva pensare a quanta emozione potessimo provare incontrando nuovi amici che scelgono con entusiasmo di salire sul nostro piccolo treno del sorriso. Da questo numero prendono posto nella nostra esclusiva prima classe altri due amici che contribuiscono a fare dell'umorismo un'arte: Silver e Marlene Pohle.

Silver aveva già fatto una toccata e fuga nel Buduàr con una bella copertina "divanizzata". Torna in veste di collaboratore fisso con delle piccole perle che lo allontanano un po' dall'associazione Lupo Alberto/Silver. Vignette pure, senza personaggio fisso, pubblicate tanto tempo fa su "L'Occhio" il quotidiano popolare di Maurizio Costanzo, ma ancora cariche di straordinaria capacità di strappare un sorriso. Marlene Pohle, è nata in Argentina e abita in Germania. è la vice presidente generale della FECO international (Federation of Cartoonists Organizations) insomma, roba fina. I suoi disegni vanno ad arricchire la nostra collezione di pagine irripetibili. Vi lascio alla lettura di un numero che sarebbe stato impossibile senza l'eccezionale apporto di Cristina Garcia, la nostra traduttrice.

Ad un certo punto Buduàr sembrava una vera Torre di Babele: le pagine erano occupate da testi francesi, spagnoli ed italiani. L'intervista a Nadia Khiari in francese, il divertente articolo su Mongolia in spagnolo... Il risultato lasciamo a voi giudicarlo. Il giornale è sfogliabile usando gli appositi tasti di navigazione in basso a destra di ogni pagina. E' anche possibile sfogliare clikkando col mouse o usando il dito (su palmari e smartphone) e trascinando la pagina a destra, sinistra o in basso.121 pagine da gustare a poco a poco
Raffaella Spinazzi
Sanremo News, 15-09-2014
Il mensile satirico "Buduàr" gestito dal sanremese Alessandro Prevosto premiato a Forte dei Marmi
Alla 42ª edizione del Premio Satira Politica di Forte dei Marmi, considerato l'Oscar italiano della satira. In giuria, tra gli altri, il vicedirettore della Stampa Massimo Gramellini.
Buduàr, il mensile satirico online, diretto dal vignettista torinese Dino Aloi e dal sanremese Alessandro Prevosto ha vinto il premio speciale 'Pino Zac 2014' assegnato nell'ambito della 42a edizione del Premio Satira Politica di Forte dei Marmi, considerato l'Oscar italiano della satira. In giuria, tra gli altri, il vicedirettore della Stampa Massimo Gramellini.
La motivazione: debitore di certo ironico disincanto al "Divino marchese", "Buduàr" è l'erede duepuntozero dei grandi giornali umoristici che nel cuore del secolo scorso hanno allietato generazioni di italiani. Impresa non facile in un paese che ha rinunciato ai giornali satirici di carta e che trova nel web un fiorire di proposte non sempre durature.
"Buduàr" ha radunato i tanti disegnatori satirici italiani che non vogliono rinunciare a dire la loro in punta di matita e ha il merito di giocare leggero, tra umorismo di qualità, satira vera e incursioni nella storia di un genere che onora, proiettandosi con ambizione nel futuro dei media sulla Rete.
ANSA, 13-09-2014
Diretto dal vignettista torinese Dino Aloi
A Buduàr premio speciale satira
Buduàr, il mensile satirico online, diretto dal vignettista torinese Dino Aloi, ha vinto il premio speciale "Pino Zac 2014" assegnato nell'ambito della 42/a edizione del Premio Satira Politica di Forte dei Marmi, considerato l'Oscar italiano della satira. In giuria, tra gli altri, il vicedirettore della Stampa Massimo Gramellini. «Buduàr - si legge nelle motivazioni - ha radunato i tanti disegnatori satirici italiani che non vogliono rinunciare a dire la loro in punta di matita».
Il Secolo XIX, 21-08-2014
"La notte dei disegni "espressi" nei ricordi degli autori che sono passati da SpotornoComics"
Amori e corna, te lo dico con una vignetta
Milko: «Una signora aveva bisogno di rivelare un tradimento, alla vigilia delle nozze».
Richieste bizzarre, fumetti per conquistare una ragazza, vignette piccanti da realizzare a tarda ora. I disegnatori che partecipano alla Notte delle Vignette del sabato sera, che comincia alle 22 e va avanti fino a tarda notte, hanno decine di aneddoti da raccontare, alcuni davvero singolari. «Ricordo una giovane – racconta Dino Aloi, fumettista torinese che anche quest'anno parteciperà a SpotornoComics - che anni fa chiese una vignetta con cui comunicare al suo prossimo marito, con un matrimonio fissato se non ricordo male un paio di mesi dopo, che aveva un altro e non voleva sposarsi ». Se la ricorda anche Milko, che disegnò di persona la vignetta. «Mi domandò un disegno per "fare capire al proprio fidanzato che lei lo tradiva con una certa frequenza" – aggiunge Milko Dalla Battista, anche lui torinese -. In realtà le parole utilizzate erano un po' più crude e rimasi circa trenta secondi a fissarla con un mezzo ghigno di stupore prima di cominciare a disegnare per accontentarla». Tra il pubblico non è infrequente trovare soggetti disposti a confessare cose che in altre situazioni manterrebbero gelosamente nascoste nel segreto della propria riservatezza».

Sembra strano, ma ogni anno c'è un tema predominante nelle richieste. C'è stato l'anno dei matrimoni, l'anno dei divorzi, l'anno delle suocere. «Una volta una giovane coppia mi disse: "Buonasera, noi in settembre ci sposiamo" – racconta Pierpaolo Perazzolli, trentino -. Pronti, non è difficile! E il disegnino è fatto. Passano alcuni mesi e mi arriva una busta con una partecipazione di nozze. Era la loro, avevano usato il disegno per le partecipazioni e me ne avevano inviata una: carini! Sono venuti a salutarmi all'edizione 2013, erano ancora molto felici».

Milko: «Una signora aveva bisogno di rivelare un tradimento, alla vigilia delle nozze». La notte dei disegni "espressi" nei ricordi degli autori che sono passati da spotorno comics Amori e corna, te lo dico con una vignetta I figli, la scuola, l'amore sono tra le richieste più frequenti. «L'aneddoto per me più simpatico – ricorda Giovanni Beduschi - è stato quando una ragazzina di tredici anni mi ha chiesto una caricatura da regalare al suo fidanzato. Si parla di più di dieci anni fa. Bene, dopo nove anni la stessa ragazzina si ripresenta, per avere la caricatura sua e del suo fidanzato per le partecipazione di matrimonio».

Certe volte realizzare una vignetta è molto più complicato di quanto possa apparire. «Di episodi piacevoli ce ne sono stati tanti, ma ricordo di una vignetta che disegnai per una signora che alle mie domande rispondeva insistendo sul concetto di grassezza del marito e del suocero – racconta Luca Ricciarelli, che è stato anche matita del Vernacoliere -. Cercavo di approfondire facendole domande che mi permettessero di produrre una vignetta adeguata, ma lei sapeva solo dirmi che il marito era grasso per colpa del suocero. Non riuscivo a ottenere di più e questo mi mise in particolare difficoltà. Non sapevo cosa disegnare ma, dopo un lungo tergiversare, quando stavo per arrendermi e limitarmi a farle un ritratto, le feci uscire di bocca la parola "Inter". Fu un'illuminazione: è venuto fuori che ogni volta che l'Inter vinceva, il suocero invitava il figlio (marito della signora) a cena fuori. A quel punto nacque la vignetta: la moglie che guarda il marito sulla bilancia e questi che dice "com'ero magro quando l'Inter l'allenava Orrico"».

Anni e anni di SpotornoComics hanno contribuito a formare un bagaglio enorme di aneddoti da raccontare. «Sono moltissimi – conclude Dino Aloi -. Potrei citare le signore in età che aspettano pazientemente che l'ora si faccia tarda per chiedere vignette piccanti da mostrare poi ai mariti, oppure giovani virgulte che vogliono qualcosa per conquistare baldi giovanotti. Ricordo invece una signora che voleva la caricatura del suo cane senza avere neppure con sé una foto. Aspettò in coda con ciascuno di noi, e noi (un po' infidi) dicemmo che il nostro vicino sarebbe stato bravissimo a realizzarlo. Alla fine realizzò il disegno Paparelli. Ecco, questo è un po' il clima di Spotorno».